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locandina 2017La scena del presepe si apre con due Angeli fissati sul boccascena, invitando tutti i credenti alla contemplazione: “Venite Adoriamo”. Il figlio di Dio vivente si è fatto uomo e viene ad abitare in mezzo a noi, per opera dello Spirito Santo.

Un’altra schiera di Angeli in stile settecentesco appaiono in volo, con una ghirlanda fiorita tra le mani e adorano la Natività, collocata nella grotta. Tra le rovine di un tempio, una colonna spezzata allude l’interruzione di una vita giovane: il sacrificio di Gesù per la salvezza dell’umanità.

La Santissima Vergine Maria, madre del verbo incarnato seduta in maestà: “Piena di grazia, benedetto il frutto del tuo seno Gesù”. Ella presenta suo figlio nella mangiatoia e al suo fianco lo sposo Giuseppe, padre putativo del Bambino Gesù, in uno stato di pensosità. Un bue e un asinello riscaldano con il loro fiato il bambino nato. 
Sul lato sinistro della scena “l’Annuncio ai pastori”. Anche quest’anno l’autore del presepe ha realizzato tre personaggi. Due di essi sono: un giovane dormiente, di nome Benino nell’atto “Estasiante di Sognare” e accanto a lui suo padre, di nome Armenzio, in atteggiamento seduto, in attesa della nascita del Messia. I due personaggi sono padre e figlio, insieme rappresentano il mondo onirico, cioé la vecchia e la nuova generazione: il Vecchio e il Nuovo Testamento. 

Il terzo personaggio, invece, ha una mano sulla fronte e la bocca spalancata:rappresenta la Meraviglia.
Tutti i personaggi ricevono l’annuncio dell’Angelo della buona notizia. I pastori sono realizzati su un corpo di filo di ferro, ricoperto di stoppa. Testa, mani e piedi in terracotta policromata, hanno gli occhi di vetro e sono cuciti a mano.
Rispettando la tradizione del presepe nella scenografia si nota una fonte di acqua viva, simbolo del battesimo e di vita eterna. Nel giorno dell’Epifania i Re Magi giungono alla grotta di Betlemme con oro, incenso e mirra ad adorare il Bambino Gesù.
In questo grandioso Mistero, il presepe “Vangelo della Nascita Divina” così realizzato: non in forma folcloristica e non in forma di giostra, acquisisce la sua pregnanza simbolica nella chiesa di San Biagio a Ravenna.

Tema ispirato da Ciro Aurilia