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Il gruppo di Azione Cattolica di San Biagio nasce nel 1980 dal volere di don Sandro che riteneva fosse una ricchezza per la vitalità della Parrocchia.  Bisogna dire che A.C. non era mai scomparsa dalla Parrocchia: il gruppo degli adulti era ancora attivo ma, purtroppo, l’intero movimento aveva risentito della profonda crisi che aveva attraversato l’Azione Cattolica Diocesana (e quella Nazionale per motivi politici e sociali) negli anni settanta, in seguito a particolari vicissitudini. Il gruppo-giovani si formò con una ventina di ragazzi che si incontravano la domenica mattina all’Istituto Morelli insieme alla prima animatrice di A.C.: Suor Maria Ezia Maini, proveniente dall’A.C. di Bologna. Il gruppo dei giovani partecipanti crebbe consistentemente insieme a quello degli animatori, tra i primi ricordiamo: Matteo Casadio, Sabrina Biggio, Vittoria, Roberto Brighi, Silvia, le sorelle Bazzoni, Sandro Ionio, Sebastiano Rosso, Francesco Tellarini e moglie, Elisabetta, Anna Resy e vari altri. Il programma annuale di allora seguiva fedelmente quello dell’A.C. nazionale, venivano seguiti tutti i testi nazionali pubblicati ed i quattro momenti forti dell’anno pastorale erano quelli indetti con carattere nazionale: festa del CIAO, mese della PACE, primavera INCONTRO con le altre Parrocchie ed il T.E.E. (tempo estate eccezionale) coi campi scuola diocesani.

Venne inoltre subito data molta importanza alla giornata dell’Adesione, l’8 dicembre, festeggiata al mattino in Parrocchia ed al pomeriggio, a livello diocesano,  con la festa di Maria Ss. in Piazza del Duomo con il lancio dei palloncini con messaggi. I ragazzi venivano molto coinvolti in tutte le tappe e diventavano protagonisti di tutti i momenti e le feste che si programmavano. Allora la Parrocchia che “rappresentava” principalmente il moento A.C. era il Torrione; San Biagio si aggregò così ad essa per lo svolgersi di varie attività, questa realtà fu sicuramente facilitata anche dalla vicinanza fra le due Comunità. Tutto era seguito da don Sandro, allora coadiuvato prima da don Alberto Graziani (“don Albertone”), poi da don Alberto Ferrara (“don Albertino”), spinti dalla felicità  perché anche l’A.C. si era ben radicata all’interno della Parrocchia.

Chi visse in prima linea la nascita dell’A.C. di San Biagio ricorda che uno degli ultimi impegni inerenti la formazione del gruppo fu la creazione di un “distintivo”. Venne così cucito un fazzoletto triangolare da mettere al collo: metà bianco e metà giallo, i colori del Vicario di Cristo, perché appartenere all’Azione Cattolica voleva dire appartenere alla Chiesa e diventare cristiano impegnati a fianco dei propri Sacerdoti testimoniando Gesù e facendolo conoscere ed amare dai fratelli.